Siamo in ottima compagnia, visto che oltre a noi appaiono, in rappresentanza dell’Italia, i Bloody Riot con “Gioventù Bruciata” e i Klaxon con “Brutti, Sporchi e Cattivi”.
I gruppi stranieri inclusi nella lista sono invece i Clash con “The Right Profile”, gli Sham 69 con “Angels with Dirty Faces” e i Toy Dolls con “James Bond”.
La band street punk consiglia alcuni horror contemporanei contenenti riflessioni politiche e sociali: Babadook (2014), The Witch (2015), The Love Witch (2016), Scappa – Get Out (2017) ed Hereditary – Le Radici del Male (2018)
Terrore e politica nell’horror moderno
Chi dice che i film horror moderni non possono far paura? Non parliamo dello spavento procurato dagli sbalzi di volume, da apparizioni improvvise o da trucchetti simili, ma della costruzione della tensione tramite una trama intelligente e personaggi ben studiati.
Abbiamo già parlato, in un post precedente, della nostra passione per l’horror politico: sotto questo termine vengono raggruppati film a volte molto diversi tra loro, ma che comunque si propongono di commentare tematiche politiche e sociali.
Gli Unborn vi consigliano cinque film horror recenti di alta qualità, tutti accomunati dalla presenza di riflessioni politiche e sociali.
Babadook (2014)
Babadook (The Babadook) è opera della regista australiana Jennifer Kent. Il suo punto di vista femminile rende estremamente interessante questo horror psicologico, che offre numerosi spunti sulla relazione madre-figlio e sul rapporto con le proprie paure. Coinvolgimento emotivo assicurato, finale sorprendente.
The Witch (2015)
The Witch di Robert Eggers è un horror di classe che prende di mira religione e superstizioni. Ambientato nel New England della prima metà del XVII secolo, The Witch fa della cura degli aspetti linguistici uno dei suoi punti di forza, e questo rende praticamente obbligatoria la visione in lingua originale.
The Love Witch (2016)
La visione in lingua inglese non è un’opzione per The Love Witch, di cui non esiste un’edizione italiana. Opera della statunitense Anna Biller, il film si occupa in maniera intelligente di una tematica di grande attualità – ovvero la condizione della donna, soprattutto all’interno del rapporto di coppia – presentandola in una cornice impeccabile che rende omaggio ai film dell’orrore e in Technicolor degli anni ’60.
Scappa – Get Out (2017)
Scappa – Get Out (Get Out) di Jordan Peele ha per oggetto il razzismo dissimulato di stampo liberal, nonché nuove forme di discriminazione nei confronti dei neri americani. Chi pensava che l’elezione di un presidente nero rappresentasse il tramonto dei pregiudizi razziali negli Stati Uniti, avrà materiale su cui riflettere.
Hereditary – Le Radici del Male (2018)
In Hereditary – Le Radici del Male (Hereditary) di Ari Aster ad essere messa sotto accusa è invece un’istituzione come la famiglia, che non solo non protegge dal male, ma può rappresentare il male stesso. Questo è forse l’horror più scioccante e agghiacciante degli ultimi anni.
Conclusioni
Naturalmente, esistono altri film horror moderni con sottotesti politici e sociali: basti pensare alla saga de La Notte del Giudizio della prolifica Blumhouse Productions, ma l’elenco potrebbe continuare.
L’horror di qualità è tornato – ma era mai veramente scomparso? – e oggi, come in passato, non può fare a meno di commentare ciò che abbiamo attorno.
Live report of “Distruggi La Bassa 2018” by Radio Punk:
We go back to the booze stage, i.e. inside the bar, where the band dress up and perform their simple and effective street punk. Horror, science fiction, noir and thriller movie subjects go hand in hand with their particular style. It was the last concert of The Fog, and we wish him the best!
Gli Unborn sono interessati al cinema horror non tanto per il gusto per il gore, ma soprattutto perché questo genere cinematografico può essere un ottimo veicolo di messaggi di protesta.
Wired ha raccolto dieci esempi di horror politico: tra questi film – sia recenti che dei decenni passati – abbiamo già reso omaggio ad Essi Vivono di John Carpenter con la canzone “They Live”, di cui abbiamo registrato una versione in italiano (Bandcamp, Spotify) e una in inglese (Bandcamp, Spotify). Buona lettura!
La band si maschera e ci dà dentro col proprio street punk semplice ed efficace. Le tematiche di film horror, fantascientifici, noir e thriller si sposano alla grande col loro stile particolare. E’ stato l’ultimo concerto di The Fog, al quale auguriamo il meglio!
Alcuni scatti della nostra esibizione di sabato scorso al Distruggi La Bassa!
Un live report della serata è stato pubblicato dal sito Bug Zine: “La situazione era, ancora una volta, delirante con due palchi (uno esterno e uno interno) con conseguenti cambi fulminei. Non fanno in tempo a finire i Choke Wire che dentro i The Unborn stanno già iniziando. La band Oi! è stata una piacevole scoperta, live martellante e scenico”.
Gli amici di Infrangibile Skinzine, che avevano già recensito positivamente il nostro singolo di debutto Obey, hanno incluso due nostri brani inediti nella loro prima raccolta, il CD Infrangibile Compilation Vol. 1.
I due pezzi, registrati per l’occasione presso il Raged Studio di Roma, sono intitolati “Profondo Rosso” e “Solamente Nero”, e rendono omaggio agli omonimi gialli all’italiana, rispettivamente di Dario Argento (1975) e Antonio Bido (1978).
Le altre band presenti sulla compilation sono nomi noti e meno noti del panorama street punk e Oi! italiano: Dead End Street, Zeman, Lenders, Middle Finger, Coru & Figau, D.D.T. (Dominio Della Tecnica), Tullamore e Bad Revenge.
Il disegno di copertina è opera di Alessandro Aloe (Moriarty Graphics), che aveva già realizzato l’artwork di Obey.
Il CD viene venduto in allegato al nr. 7 di Infrangibile e può essere ordinato al costo di 8 € + s.p. (fanzine inclusa) presso di noi, oppure contattando direttamente la redazione della fanzine.